Quadro generale termico
Gennaio 2024 è stato a livello globale il gennaio più caldo mai registrato a livello globale!
In Europa invece resta imbattuto il 2020.
- Globo: media mensile gennaio 2024 = +13,1°C (anomalia di +0,7°C)
- temperatura media mensile gennaio (1991-2020) = +12,4°C
- gennaio più caldo finora =
2020–> 13°C (record battuto)
- Europa: anomalia 2024 rispetto alla media mensile (1991-2020) = +0,2°C
- anomalia con gennaio più caldo = -2,45°C (anno 2020)
Anomalie nel Mondo
» Forti anomalie hanno interessato Canada orientale, l’Africa nordoccidentale, il Medio Oriente e l’Asia centrale, a Montreal la temperature è risultata di 4°C più calda della norma e fino a 7°C in più nel Quebec. Ondate caldo hanno interessato l’America settentrionale, dalla Colombia all’Argentina.
» Anomalie negative hanno interessato invece la parte occidentale del Canada, gli Stati Uniti centrali e la Siberia orientale.
L’evento di El Niño ha cominciato ad indebolirsi sul Pacifico equatoriale, ma le temperature dell’aria marina in generale sono rimaste a un livello insolitamente alto.
Anomalie in Europa
» In Europa si è assistito ad un netto contrasto di temperature; tutta l’area meridionale ha chiuso sopra la media, specialmente sulla Spagna interessata da una forte risalita d’aria mite. Grossi sbalzi si sono riscontrati tra Regno Unito e Francia, dove nel complesso il mese ha chiuso vicino la norma ma l’ondata calda degli ultimi giorni ha portato valori record mai raggiunti da inizio rilevazioni. Anomalie importanti sono state riscontrate anche sulle Alpi.
» Forti anomalie negative hanno interessato le zone più a nord; le temperature inferiori a -43°C all’inizio del mese in Lapponia sono state le più basse in Svezia da 25 anni. Tuttavia la seconda parte del mese, con temperature miti ha smorzato la media mensile, che è rimasta si inferiore ma non da battere gennaio 2016 e gennaio 2021.
Anomalie in Italia
» In Italia il mese si è chiuso con un’anomalia di +1,6°C rispetto alla media 1991-2020, distribuita su tutto lo Stivale. Nelle regioni meridionali, l’anomalia è risultata di +1,75°C (terzo gennaio più caldo dal 1800).
Quadro generale precipitativo
Anomalie nel Mondo
» Il clima è risultato più umido della media in diverse regioni, tra cui gli Stati Uniti occidentali e sudorientali, con inondazioni associate a precipitazioni record in California, su una vasta regione dell’Eurasia, sulla Cina meridionale (interessata da tempeste di neve), sul sud-est del Brasile e in Uruguay, sul nord dell’Australia ed in Madagascar (colpita dal ciclone tropicale Alvaro).
» Condizioni più secche della media sono state osservate in parti del Nord America occidentale e meridionale, gran parte del Sud America, nel Corno d’Africa, nella penisola arabica e nell’Asia centro-meridionale. Australia, Brasile e Cile hanno visto le condizioni asciutte contribuire agli incendi.
Anomalie in Europa
» Precipitazioni superiori alla media si sono avute su gran parte dell’Europa, con tempeste che hanno colpito l’Europa settentrionale e sudoccidentale. La penisola iberica colpita dalle tempeste Hipolito e Juan, l’Europa centrale ed occidentale colpite dalla tempesta Irene e Regno Unito e l’Irlanda colpite dalla tempesta Isha (per maggiori informazioni sulle tempeste poi accedere all’apposita sezione cliccando al seguente link).
Immagini satellitari delle principali tempeste che hanno interessato l'Europa durante il mese.
» Condizioni più secche della media sono state osservate nel sud-est della Spagna e nel Maghreb (forte siccità in corso), oltre a Regno Unito meridionale, Irlanda, Islanda, Svezia e Lapponia, in parte della Russia nordoccidentale e nei Balcani orientali, nel sud della Francia e nell’Italia centrale.
Pattern atmosferico principale sull’Europa
Il pattern dominante di gennaio è stato caratterizzato dal perdurare del campo anticiclonico alle basse latitudini e che si estendeva sulle regioni sud-occidentali del Mediterraneo.
I flussi perturbati atlantici scorrevano alle latitudini più alte con perturbazioni che colpivano principalmente l’area centro-orientale.
Quadro sulla Basilicata
Sulla Basilicata le temperature mensili sono risultate al di sopra delle medie, l’anomalia varia, come era stato per lo scorso mese di dicembre, da circa 1°C di Matera ai 2°C di Potenza.
Possiamo definire un’ anomalia regionale pari a +1,55°C dalle medie di riferimento.
L’andamento termico è stato in parte altalenante, in particolare si contraddistingono tre cali termici in un contesto dominato dal clima mite e poco consono al periodo.
Dopo un primo calo intorno alla prima decade del mese, la Basilicata è stata interessata nuovamente da aria più mite con temperature di 7°C maggiori alla norma e valori massimi fino a +20°C sul Materano in cocomitanza con il passaggio sulle regioni centrali dell’Europa della tempesta Irene.
Alla fine della seconda decade, una veloce ed intensa irruzione d’aria fredda ha determinato un brusco calo termico associato a nevicate fino a quote basse sul Potentino (vedi immagine sottostante).
Infine la terza decade è stata caratterizzata da condizioni tipiche dell’anticiclone invernale con temperature alte di giorno e più fredde nelle ore notturne per via delle inversioni termiche.
Dati termici mensili
- Potenza: media mensile gennaio (1991-2020) = 4,7°C
- media mensile gennaio 2024 = +6,6°C (anomalia di +1,9°C),
- media mensile massime gennaio 2024 = +10,5°C
- media mensile delle minime gennaio 2024 = +4°C
- temperatura massima = +17°C il giorno 26
- temperatura minima = -1,9°C il giorno 21
- giorno più caldo = 18 gennaio (temperatura media giornaliera = +12,3°C)
- giorno più freddo = 21 gennaio (temperatura media giornaliera = +1,6°C)
- Matera: media mensile gennaio (1991-2020) = 7,8°C
- media mensile gennaio 2024 = +9°C (anomalia di +1,2°C)
- media mensile massime gennaio 2024 = +12,5°C
- media mensile delle minime gennaio 2024 = +6,3°C
- temperatura massima =+19,5°C il giorno 18
- temperatura minima = -1,9°C il giorno 21
- giorno più caldo = 18 gennaio (temperatura media giornaliera = +15,1°C)
- giorno più freddo = 13 e 21 gennaio (temperatura media giornaliera = +4,4°C)
Dati pluviometrici mensili
Le precipitazioni, distribuite prevalentemente in due periodi perturbati, hanno interessato il territorio in maniera poco omogenea.
La fascia costiera tirrenica ed il Lagonegrese hanno beneficiato di fenomeni più intensi indotti dalle correnti occidentali.
Il Potentino occidentale e settentrionale è stato interessato principalmente della perturbazione del giorno 20 (vedi immagine relativa) durante la quale si verificavano anche delle nevicate.
Non cambia invece il quadro sul Materano, solo alcune aree sono state interessate da temporali nel giorno 6 ma complessivamente tutta la provincia continua ad essere penalizzata dalla dominanza delle correnti occidentali.
Gli episodi più rilevanti del mese di gennaio :
- 1 gennaio : lieve peggioramento con un pò di pioggia e moderata ventilazione;
- 3/4 gennaio : moderata libecciata;
- 6/7/8/9/10 gennaio : periodo perturbato con piogge diffuse specie su zone meridionali, temporali il giorno 6 sul Materano;
- 12/13 gennaio : veloce impulso freddo dai Balcani ma senza fenomeni (occasionali fioccate fino in collina);
- 17/18/19 gennaio : periodo caratterizzato da una forte ventilazione sud-occidentale (Libeccio) -legate al passaggio della tempesta Irene– e temperature miti;
- 20 gennaio : veloce irruzione d’aria artica con fenomeni intensi, nevicate fino a bassa quota sul Potentino. Circa 10cm caduti su Potenza.