Quadro generale
Il febbraio 2023 è stato il 5° più caldo a livello globale, con +0,3°C rispetto alla media mensile 1991-2020 (-0,4°C rispetto al record del 2016), su scala europea invece l’anomalia è pari a +1,2 °C (rispetto 1991-2020) e ben distante (-2,75°C) rispetto al record del 1990.
Notevoli anomalie termiche positive si sono registrate soprattutto sull’area del Nord Europa, tra Scandinavia, Russia e Circolo Polare Artico mentre quelle negative sono limitate alla Penisola Iberica, alla Grecia, alla Turchia e all’area del Caucaso.
L’estensione dei ghiacci marini dell’Antartico ha toccato il valore più basso di febbraio nel set di dati satellitari, con il 34% al di sotto della media ha ampiamente battuto il precedente record del febbraio 2017.
È stato molto secco su buona parte dell’Europa occidentale e meridionale, in media o poco al di sopra su quella nord-orientale e sulla Sicilia.
Permangono gravi condizioni di siccità su parte della Spagna, della Francia e del Nord Italia.
Quadro sulla Basilicata
Il mese di febbraio 2023 è stato caratterizzato da due periodi contrapposti: la prima metà con temperature sottomedia e l’altra più mite.
Una saccatura mutata poi in goccia fredda nel Mediterraneo ha contribuito ad un lungo periodo freddo contraddistinto da diverse giornate di ghiaccio (temperatura sempre sotto lo zero) in Appennino e minime negative anche a quote pianeggianti. Nella seconda parte del mese il rinforzo dell’alta pressione ha garantito condizioni più miti spingendo le temperature anche oltre i +20°C su pianure e basse colline.
Su Potenza, a fronte di una media (1991-2020) di 5°C, il mese ha chiuso con +5,5°C (anomalia di +0,5°C) e su Matera a fronte di una media (1991-2020) di 8,3°C, il mese ha chiuso con +7,8°C (anomalia di -0,5°C).
A seconda delle aree prese in considerazione, sulla Basilicata le anomalie sono state contenute con minime differenze rispetto alla media trentennale.
Dal punto di vista precipitativo, a differenza di gennaio, è stato un mese secco per gran parte del territorio, sulle aree centro-settentrionali è caduta pochissima pioggia (tra l’altro negli ultimi giorni del mese) mentre nella parte sud-orientale i fenomeni sono stati leggermente maggiori per via delle depressioni di inizio mese associate al cut-off della saccatura artica e perciò a carattere prevalentemente nevoso già da quote collinari.
Gli episodi più rilevanti del mese:
- 4/5 Febbraio: saccatura artica scivola lungo i Balcani, calo termico e primi temporali dell’anno con locali grandinate. Si registrano anche forti raffiche di Tramontana (max di 132 Km/h rilevata dalla stazione di Monte Calvello-Maschito);
- 6/7 Febbraio tempesta “BARBARA” – la saccatura genera una intensa ciclogenesi tra Grecia e Turchia, deboli fenomeni interessano la regione con nevicate in Appennino fino a quote collinari sul Nord Potentino;
- 9/10 Febbraio: tempesta “HELIOS” – Depressione Afro-mediterranea risale da sud ed interessa le aree meridionali, la presenza dell’aria fredda nei bassi strati spinge la neve fino a quote molto basse delle valli del Sinni e del Sarmento, accumuli in quota fino a 60-70cm (Terranova di Pollino e San Severino Lucano), moderati in collina (circa 10cm a Francavilla in Sinni, Senise);
- 12 Febbraio: timido fronte freddo da nord con scarsi fenomeni;
- 16/25 Febbraio: periodo anticiclonico con temperature miti, apice del caldo nella giornata del 25 con massime anche oltre i +20°C, ricca concentrazione di polvere desertica in atmosfera;
- 26/28 Febbraio: forti raffiche di Libeccio annunciano l’arrivo di un peggioramento, primi fenomeni già il 26, peggioramento deciso nelle ultime ore del mese.
Grafici e Mappe