GENNAIO 2023: Analisi e dati del mese

Quadro generale sul Continente

Il gennaio 2023 è stato il 3° più caldo in Europa, partito già in maniera anomala il giorno di Capodanno registrando un caldo record.

L’estensione dei ghiacci marini dell’Antartico ha toccato il valore più basso di gennaio nel set di dati satellitari, con il 31% al di sotto della media ha ampiamente battuto il precedente record del gennaio 2017.

È stato più umido della media in gran parte dell’Europa, in particolare sull’Iberia settentrionale, in Italia e dai Balcani verso nord fino alla Scandinavia. Nel frattempo, la Spagna orientale, la Turchia e la regione del Mar Nero, così come parti della Russia nordoccidentale, hanno sperimentato condizioni più secche della media.

Anomalia della temperatura dell’aria superficiale per gennaio 2023 rispetto alla media di gennaio per il periodo 1991-2020.
Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Anomalie delle precipitazioni, dell’umidità relativa dell’aria superficiale, dell’umidità volumetrica dei 7 cm superiori di suolo e della temperatura dell’aria superficiale per gennaio 2023 rispetto alle medie di gennaio per il periodo 1991-2020. L’ombreggiatura grigia più scura indica dove l’umidità del suolo non viene mostrata a causa della copertura di ghiaccio o delle precipitazioni climatologicamente basse.
Fonte dati: ERA5 Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF

Quadro sulla Basilicata

Il mese di gennaio 2023 ha visto due periodi differenti: il primo più duraturo che ha coperto due decadi con temperature piuttosto miti e l’altro, nella parte finale, con afflussi di aria più fredda. Ovviamente le ultime giornate più fredde non sono state in grado di annullare le anomalie positive accumulate nella prima parte del mese.

Dal punto di vista precipitativo è stato un mese molto umido con piogge molto abbondanti sui settori tirrenici.

L’esordio è stato all’insegna del gran caldo, a Capodanno temperature anomale si sono registrate non solo sulla Basilicata ma su gran parte dell’Europa. Un promontorio di alta pressione si è spinto fin verso la Russia; valori anche oltre i 20°C sono stati registrati sulle zone pianeggianti e collinari delle aree esposte ai venti di caduta dell’Appennino.

Anomalia della temperatura media giornaliera dell’aria superficiale per il 1° gennaio 2023 rispetto alla media del periodo 17 dicembre-16 gennaio per gli inverni dal 1990/1991 al 2019/2020. Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

La presenza dell’alta pressione ha insistito per i successivi giorni (escludendo una breve parentesi nei giorni 9/10).

A metà del mese il cambio di rotta con l’arrivo delle tempeste atlantiche ed un graduale cambiamento termico con aria più fredda dall’Est Europa.

Gli episodi più rilevanti del mese:

1 Gennaio: potente rimonta anticiclonica con valori di temperatura anomali su gran parte dell’Europa, punte oltre i +20°C anche sulla Basilicata;
9/10 Gennaio: depressione nord-atlantica con brusco calo termico. Forti raffiche di Libeccio, piogge diffuse e prime nevicate sui comuni più alti della regione (oltre 900m);
15/16 Gennaio: tempesta “GERARD” – tempo condizionato soprattutto dalle forti raffiche di Libeccio;
17/18 Gennaio: tempesta “FIEN” – fortissime raffiche di Libeccio (max di 144Km/h rilevata dalla stazione di Monte Calvello-Maschito) e piogge intense sul Lagonegrese e diffuse su tutta la regione;
20/21 Gennaio: tempesta “HANNELORE” – temperature in diminuzione, piogge diffuse e nevicate in Appennino;
22/23 Gennaio: cut-off della saccatura artica con nuovo minimo depressionario, piogge intense e nevicate in Appennino fino in collina, accumuli abbondanti oltre gli 800m nelle zone meridionali del Potentino. L’altezza del manto nevoso raggiunge circa 150cm a quota 1400m;
25/26/27 Gennaio: nuova depressione con piogge intense su potentino nord-occidentale e nevicate in Appennino fino a quote medio/basse. Accumulo sul Monte Vulture di circa 1 metro. Alcune esondazioni di torrenti.

Grafici e Mappe