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SEZIONE TEMPESTE

Tempesta Gabri [Stagione 2024/2025]

Sommario

Data 16-19 gennaio 2025
Categoria ****
Pressione più bassa 1004 hPa
Area Italia, Tunisia, Algeria.
Vittime 0
Raffica max n.d.
Storm Gabri è stata nominata da CNMCA - Aeronautica Militare - Servizio Meteorologico il 16 gennaio 2025.

Cronaca

Gabri ha interessato l'area meridionale del Mediterraneo con venti e violente linee temporalesche.

All'origine di Gabri c'è stato il connubio tra una saccatura in cut-off sul Mediterraneo centrale e la risalita dal nord Africa di una depressione.
L'ondata di maltempo ha fatto seguito al periodo perturbato generato dalla precedente tempesta Felix.

La tempesta vista dal satellite la mattina del 18 gennaio -©Eumetsat.

Gli effetti maggiori della tempesta si sono riversati sulle regioni italiane di Sicilia, Calabria e Sardegna.
In Sicilia si sono abbattuti intensi temporali e le forti precipitazioni hanno ingrossato diversi fiumi, a Randazzo diverse persone sono state evacuate dalle loro abitazioni, a scopo precauzionale, a causa dell’ingrossamento del torrente Annunziata, stessa sorte per alcune persone a Scordia, dopo l'esondazioni di alcuni torrenti.
Diversi allagamenti hanno interessato l'area Etnea, la più colpita dalle piogge; la stazione di Citelli, sul versante orientale dell'Etna, ha fatto registrare 335 mm nelle 24 ore del 17 gennaio.
Almeno 3 tornado si sono abbattuti tra Augusta, Noto, Sortino e Avola, ed hanno causato diversi danni.
I venti hanno superato anche i 100 km/h, con raffiche di 123 km/h a Ragusa, 113 km/h ad Agira e 93 km/h a Calascibetta.
Diversi voli verso gli aeroporti di Palermo, Catania e Comiso, sono rimasti in attesa o dirottati verso altre destinazioni.
A Catalnissetta una vecchia casa è crollata e la linea ferroviaria interrotta verso Catania; a Milazzo il forte vento ha scoperchiato la piscina comunale, abbattuto alberi e pali della corrente; a Messina invece il porto di Tremestieri è stato chiuso ed il traffico marittimo è stato deviato sul porto principale della città.
Violente mareggiate si sono abbattute lungo le coste orientali ed hanno causato danni lungo i litorali, tante le attrezzature degli stabilimenti balneari che sono state rovinate dalla furia del mare e delle voragini si sono create sul lungomare di Santa Teresa Riva e su quello di Catania.
Un violento fortunale si è abbattuto sulle Eolie causando danni alle strutturare portuali e tutti i collegamenti dell'arcipelago sono stati interrotti.
Nella frazione Canneto del comune di Lipari il mare è penetrato sin dentro le case, allagando e riempendo di acqua, sabbia e detriti le abitazioni.
Sul resto della Sicilia si contano numerosi danni: alberi, calcinacci, cartelli stradali e pali della luce abbattuti dal vento, black-out temporanei in decine di comuni e numerose chiusure di strade per allagamenti.
Oltre 1000 sono stati gli interventi dei Vigili del Fuoco in tutta la regione.

Fulminazioni rilevate nel pomeriggio del 17 gennaio -©blitzortung.org.

In Calabria le aree più colpite dal maltempo sono state le province di Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia per un totale di 450 interventi dei VV.FF. in tutta la regione.
Nel territorio di Corigliano-Rossano, dove sono caduti 225 mm di pioggia, una frana ha interessato un tratto della vecchia SS106 mentre mentre la nuova SS106 è rimasta allagata all'altezza di Villaggio Fassa, allagamenti hanno interessato anche Schiavonea.
Venti forti hanno sferzato la fascia tirrenica cosentina: a Praia a Mare sono caduti una decina di alberi, black-out elettrici a Fuscaldo e Diamante.
Nel Reggino, vento e pioggia hanno devastato la fascia jonica tra Condofuri, Melito Porto Salvo e Marina di San Lorenzo arrecando consistenti danni all'agricoltura locale, i fiumi Laverde (tra Bianco e Africo) e il Mesima (a Rosarno), sono esondati e diverse frane hanno coinvolto i comuni di Stilo, Cannavò, Palmi e Delianuova.
Diversi problemi si sono presentati anche nel Vibonese, i comuni maggiormente colpiti sono stati: Vallelonga, Brognaturo, Arena, Simbario, Maierato, Spadola, Mongiana, Fabrizia e Serra San Bruno, dove a causa dell’intensità delle raffiche di vento sono stati abbattuti sulla sede stradale numerosi alberi e pali delle reti telefoniche.
Nelle Serre Calabresi gli accumuli precipitativi hanno raggiunto i 247 mm a Fabrizia-Cassari e 225 mm a Mongiana e Serra San Bruno.
Nel Crotonese i nubifragi hanno investito Petilia Policastro (168 mm), Santa Severina (157 mm), Rocca di Neto (134 mm) e San Mauro Marchesato (90 mm), frane e smottamenti hanno riguardato anche il territorio di Cutro e Cotronei.
Nel catanzarese la situazione più critica ha riguardato la provinciale 92 da Cortale verso Fosse del Lupo per decine di alberi caduti su sede stradale.
Circa 257 mm di pioggia sono caduti in 24 ore a Chiaravalle Centrale, allagamenti ed esondazioni hanno riguardato anche Simeri Crichi e Squillace.

In Sardegna le maggiori criticità hanno interessato le province di Cagliari, di Sassari e di Nuoro, in cui sono stati 250 gli interventi necessari.
Piogge intense hanno riversato ingenti accumuli in 24 ore: 230 mm a Genna Silana, nel Comune di Urzulei, 119mm a Monte Novo, nel territorio di Orgosolo e 121mm a Bruncu su Pranu, nel territorio di Desulo.
Tuttavia il territorio non ha registrato particolari criticità.

Pioggia e vento hanno causato danni anche in Campania, in particolare nel Casertano e nel Napoletano con oltre 60 interventi da parte dei vigili del fuoco.
Piogge intense ma senza particolari disagi, si sono palesate anche sulla Puglia, sull'Abruzzo e sulla Basilicata, su quest'ultima si sono aggiunte alcune criticità derivate dalla fusione della neve presente fino a quote relativamente basse, la quale ha favorito l'innalzamento dei fiumi Basento ed Agri.

Raffiche previste la sera del 17 gennaio.

Il maltempo ha colpito anche la Tunisia, le piogge intense hanno provocato grossi disagi a Tunisi e costretto alla sospensione completa della circolazione sulle linee metropolitane a causa delle inondazioni che hanno interessato diverse stazioni.

Una tempesta di neve ha messo in difficoltà diverse regioni dell'Algeria centro-orientale.
Centinaia di auto sono rimaste intrappolate nella neve sui rilievi a sud di Algeri e nell'est del Paese.
Fortissime piogge hanno invece causato inondazioni e frane sulle zone costiere delle province di Skikda, Jijel e Bejaia.

La tempesta Gabri non ha causato vittime.



• == GALLERIA FOTOGRAFICA ==

Danni riportati a Aci San Filippo (Catania). Il tratto distrutto del litorale di Santa Teresa di Riva (Messina).
I danni subiti dalle mareggiate sul lungomare Ficarazzi, Palermo. Il tornado tra Noto ed Avola.
I danni provocati dai tornado in Sicilia.
Alberi abbattuti dal vento nel centro di Reggio Calabria. Alberi abbattuti dal vento nel centro di Reggio Calabria.
La mareggiata sulle coste di Lipari. Danni riportati sul molo di Lipari.
Albero caduto per il vento ad Enna. Una frana nel territorio di Corigliano-Rossano.
Onde gigantesche si abbattono su Capo di Murro di Porco (Siracusa). Voragine sul lungomare di Catania.
Detriti sulle strade di Acireale (Catania) a seguito dei nubifragi. Alberi caduti per il vento sulle Serre Vibonesi.
Albero caduto a Serra San Bruno (Vibo Valentia). Fiume Basento in piena a Torre Accio (Matera).
Allagamenti a Tunisi. Nevicate sui rilievi in Algeria.