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SEZIONE TEMPESTE

Tempesta ex–Kirk [Stagione 2024/2025]

Sommario

Percorso
Data 8-11 ottobre 2024
Categoria ****
Pressione più bassa 977 hPa
Area Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Lussemburgo, Belgio, Svizzera, Svezia, Norvegia.
Vittime 1
Raffica max 204 km/h
Storm ex–Kirk è stata nominata da National Hurricane Center (NHC) il 29 settembre 2024.

Percorso

>>29 settembre - A largo delle isole di Capo Verde si sviluppa una tempesta.
>>30 settembre - L'istituto americano NHC cataloga la tempesta come uragano atlantico.
>>4 ottobre - L'uragano raggiunge la sua massima intensità raggiungendo la categoria 4.
>>7 ottobre - Transizione in ciclone extra-tropicale.
>>8 ottobre - Il ciclone passa a nord delle isole Azzorre.
>>9 ottobre - Ingresso nel Golfo di Biscaglia ed approdo sulle coste francesi.
>>10 ottobre - La tempesta raggiunge la Scandinavia meridionale dopo aver attraversato Lussemburgo, Germania e Danimarca.
>>11 ottobre - Prima di essere agganciato da una depressione polare, il vortice si approfondisce tra Svezia e Mar Baltico.


Cronaca

ex–Kirk ha interessato gran parte dell'Europa centro-occidentale.

Il sistema ha causato danni per piogge intense e venti di burrasca.

7 ottobre - Le Isole Azzorre sono la prima tappa di Kirk, spazzate da venti medi a 115 km/h e con la raffica di 177 km/h rilevata dalla stazione IPMA sull'isola di Flores (Morro Alto), è stato fissato il nuovo record per l'intero Portogallo.

Immagine dal sat del 7 ottobre al momento della transizione da uragano a ciclone extra-tropicale -©EUMETSAT.

8 ottobre - La parte avanzata della tempesta raggiunge l'Europa con fiumi atmosferici che rilasciano intense precipitazioni sulle zone centro-settentrionali del Portogallo e nord-orientali della Spagna, i venti iniziano a soffiare con forte intensità a sera facendo registrare i primi danni su queste aree.
Sui rilievi della Galizia e Castilla-Leon vengono registrati venti fino a 160 km/h (Lardeira - Carballeda de Valdeorras), raffiche fino a 96 km/h a Santiago de Compostela e 70-90 km/h nell'area di Vigo.
Una tromba marina entra per diversi chilometri nell'entroterra nei pressi di Vimanzio e causa danni a diversi nuclei, solleva tetti di case e navi industriali, sradica gli alberi, tra i quali il centenario "Carballo de Sanfíns.

Il 9 ottobre l'ex uragano continua ad investire con fortissimi venti la Penisola Iberica mentre il centro sfiora le coste nord della Galizia.
In Portogallo l'intensità dei venti provoca diversi danni, oltre 300.000 famiglie restano senza energia elettrica.
Le aree più affette dai danni sono quelle di: Montalegre, Braga, Porto, Maia, Santo Tirso, Leca do Balio, Vila Pouca de Aguiar, Armamar e Moimenta da Beira.
Nella sola città di Porto si contano oltre 400 alberi abbattuti.
Raffiche fino a 113 km/h sono rilevate a Mogadouro e Pampilhosa da Serra, fino a 109 km/h a Braga.
Lungo le coste si abbattono onde alte fino a 7 metri.
Ingenti danni anche in Spagna, duramente colpite le regioni della Galizia e delle Asturie con ritardi e cancellazioni nei servizi ferroviari e aerei, chiusure di parchi, tetti crollati e danni da alberi caduti.
Nella sola Galizia si contano oltre 1.300 incidenti e 23.000 persone senza elettricità.
La linea ferroviaria Vigo-Pontevedra è stata interrotta per la caduta di diversi alberi sul percorso.
I venti raggiungono i 125 km/h a Marín, 110-120 km/h a Vigo, e diffusamente al di sopra degli 80 km/h su gran parte della regione. La raffica più intensa raggiunge i 181 km/h a Carballeda de Valdeorras, nel territorio di Lardeira.
A Santiago de Compostela il vento raggiunge i 114 km/h e fa volare via il tetto del conservatorio di musica.
Altri danni sempre legati al vento si verificano nella regione di Castiglia e León, specie nella provincia di Burgos con diversi interventi per caduta di alberi e danni infrastrutturali.
Le precipitazioni raggiungono i 120 mm tra le provincie di La Coruña e Pontevedra.
A Padrón straripa il fiume Sar con esondazioni in alcune aree.
Lungo le coste si abbattono grosse mareggiate, la boa di Oia segnala un'onda max di 8 metri.

Cumulate sulla Francia del giorno 9 ottobre - ©Meteociel.

Nel pomeriggio il centro del vortice approda sulla Francia nei pressi dell' Île de Ré, tra i dipartimenti della Vandea e Charente Marittima.
Il ramo perturbato risale verso l'interno con intense precipitazioni che raggiungono l'area di Parigi e le regioni del centro-est fino al dipartimento delle Ardenne.
Le cumulate in 24 h sfiorano i 100 mm a Noirmoutier-en-l'Île, superano gli 80 mm a Nantes e raggiungono valori di 70 mm nell'area di Parigi.
Il rapido innalzamento dei livelli dei fiumi e le acque da ruscellamento causano locali inondazioni, il dipartimento più colpito è quello della Seine-et-Marne.
Circa 64.000 utenze restano senza elettricità, delle quali la metà nell'area pirenaica, dove violente raffiche di foehn raggiungono i 133 km/h a Peyrusse-Grande.
Raffiche oltre i 100 km/h investono anche le regioni dell'ovest tra Biarritz e Cap Ferret.
Venti forti hanno interessato anche il sud-est della Francia, nella zona di Lione le raffiche superano i 100 km/h, diversi alberi cadono anche a causa di terreni resi molli dalle precipitazioni dell'ultimo periodo.
Un'onda di tempesta ha rovesciato tre imbarcazioni a largo di Sète causando il decesso di un marinaio.
Abbondanti precipitazioni hanno raggiunto anche il Belgio, colpendo maggiormente il sud-est del Paese (Ardenne).
Le maggiori criticità si sono verificate nella cittadina di Couvin, legate ad inondazioni, nell'area tra Saint-Hubert e Spa sono caduti circa 50 mm.
Anche Lussemburgo, Limburgo e Germania sono stati in parte colpiti dalla tempesta ma senza subire danni.

10 ottobre - Il sistema depressionario si sposta verso la Scandinavia interessando le aree meridionali di Svezia e Finlandia, residue precipitazioni interessano la Francia nord-orientale, la Germania e la Danimarca.
Il livello dei fiumi continua a salire nei dipartimenti dell' Eure-et-Loir e della Seine-et-Marne.
Il Grand Morin raggiunge il picco con 3,75 metri raggiunti a Pommeuse.
Gravi alluvioni interessano anche i centri di Crécy-la-Chapelle e Coulommiers.
Le città di Bonneval, Marboué e Châteaudun vengono inondate dalla piena del Loir.
Altre piene interessano Bures-sur-Yvette (Essonne), Saint-Malô-du-Bois (Vandea), Nogent-le-Roi (Eure-et-Loir).
In serata vengono riportati danni a Cubry-lès-Faverney (dipartimento Alta Saona), forse per un tornado? che avrebbe danneggiato un capannone ed otto tetti di abitazioni.

11 ottobre - La depressione viene agganciata dalla circolazione polare sulla Scandinavia settentrionale, gli effetti post-tempesta continuano a creare problemi sulla Francia.
La piena del continua ad interessare i centri della Seine-et-Marne, gli edifici di Couilly-Pont-aux-Dames finiscono sotto un metro di acqua.
La piena del fiume Loir si sposta verso il dipartimento della Loir-et-Cher, inondazioni interessano la cittadina di Vendôme mentre in quelle di Cloyes-sur-le-Loir e Châteaudun raggiungono i livelli del gennaio 1995.

Carta sinottica del 9 ottobre 2024 (mezzanotte).
Un albero caduto a Braga (POR). Un albero caduto a Cambo-les-Bains (FRA) -@AlexisBerthelo9.
Il muro crollato della piscina a Porto do Son (SPA) -©F.Camino. Una copertura del tetto di un'abitazione a Valladolid (SPA).
Un albero abbattuto dal vento a Santo Tirso (POR). Frutteto abbattuto dalla tempesta tra Armamar e Moimenta da Beira (POR).
Il tetto divelto del conservatorio di Santiago di Compostela (SPA) -©Paco Rodríguez. Inondazioni presso il Ponte de Traba, Noia (SPA) - ©M.Creo.
Raffiche di vento previste alla mezzanotte del 9 ottobre. Raffiche di vento previste nel pomeriggio del 9 ottobre.
L'arco della tempesta ripreso dalla costa di Biarritz (FRA). Allagamenti a Noirmoutier-en-l'Île (FRA), località centrata dal cuore della tempesta.
Inondazioni a Palaiseau (FRA), periferia sud-ovest di Parigi. Albero caduto a Vernaison (FRA), hinterland di Lione.
Inondazioni nel centro di Coulommiers (FRA), 10 ottobre 2024. Inondazioni nel centro di Coulommiers (FRA), 10 ottobre 2024.
Alluvione a Châteaudun (FRA) -©SDIS28, 11 ottobre 2024. Inondazioni nel centro di Crécy-la-Chapelle (FRA), 10 ottobre 2024.
Alluvione a Epernon (FRA) -©Lecho.fr. Inondazioni nel centro di Vendôme (FRA) -©B.Arruga, 12 ottobre 2024.