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SEZIONE TEMPESTE

Tempesta Bora [Stagione 2024/2025]

Sommario

Data 29-3 dicembre 2024
Categoria ***
Pressione più bassa 1008 hPa
Area Grecia, Macedonia del Nord, Bulgaria, Kosovo, Albania, Serbia, Montenegro, Turchia ed Italia.
Vittime 3
Raffica max n.d.
Storm Bora è stata nominata da HNMS (Hellenic National Meteorological Service - Grecia) il 29 novembre 2024.

Cronaca

Bora ha interessato i Balcani meridionali e l'area del Mediterraneo orientale con ingenti precipitazioni.

Il sistema non ha raggiunto valori di pressione particolarmente bassi, compresi in un range tra 1019 - 1008 hPa.

29 novembre - Un'area di bassa pressione ha preso forma sul Mar Jonio in seguito all'ingresso di una saccatura artica pilotata in precedenza dalla tempesta Conall.
Primi fenomeni hanno interessato l'Italia, l'Albania ed il Montenegro.

Sinottica barica al raggiungimento del minimo di pressione.

30 novembre - Bora si organizzava poco ad ovest delle coste ioniche della Grecia.
Sul ramo orientale della depressione si sviluppavano intense bande precipitative che colpivano il sud-ovest di Creta, il Peloponneso, la Grecia Centrale e la Macedonia.
La Penisola Calcidica è stata la più colpita con oltre 200 mm caduti nella località di Neochori.
Forti piogge hanno investito anche Rodi con 171 mm caduti nelle 24 ore, Kandanos (Isola di Creta) con 121 mm, Limnos con 113 mm e l'isola di Taso con 158 mm.
Forti venti nord-orientali hanno investito la Macedonia con raffiche fino a 80 km/h nell'area di Salonicco.
Precipitazioni abbondanti hanno interessato anche la Macedonia del Nord con punte quasi di 70 mm a Gevgelija.

Raffiche massime al suolo il 1 dicembre.

1 dicembre - Il vortice stazionava sulla Grecia sud-occidentale, alimentato da una circolazione in quota che andava ad isolarsi dalla saccatura.
Precipitazioni intense hanno insistito su Rodi (170 mm), sulle coste e sui rilievi della Tessaglia e sulla Macedonia (altri 180 - 200 mm), causando allagamenti, frane e flash-floods.
I vigili del fuoco hanno gestito oltre 3.000 chiamate legate alle condizioni meteorologiche, principalmente dalla Macedonia centrale e da Rodi.
Gli intensi fenomeni hanno danneggiato diverse strade, ponti e case, sull'isola di Rodi, decine di persone sono state evacuate e più di 650 sono stati gli interventi per il pompaggio dell'acqua dagli edifici.
Auto e macerie ammucchiate nelle strade.
Precipitazioni molto intense si sono verificate anche nell'isola di Lemno, nelle isole del Dodecaneso e sulla Turchia sud-occidentale.
330 mm sono caduti in 24 ore all'aeroporto di Samos (Grecia), 144 mm a Dalaman (Turchia), 95 mm a Marmaris (Turchia) e 72 mm a Kavadarci (Macedonia del Nord).
Raffiche fino a 124 km/h hanno interessato l'isola di Eubea.
A Salonicco, i forti venti hanno causato la caduta di alberi, danneggiando negozi e auto e causando interruzioni di corrente. I vigili del fuoco della città hanno ricevuto più di 380 chiamate per occuparsi degli alberi caduti.
L'aria fredda ha portato ingenti nevicate sui rilievi, con accumuli al suolo superiori al metro.

2 dicembre - La tempesta ha iniziato a muoversi verso levante ed in serata il suo centro depressionario ha attraversato l'isola di Creta.
Le precipitazioni più intense si sono spostate ad est interessando maggiormente la Turchia, 72 mm caduti a Marmaris, 48 mm a Alanya e 42 mm a Dalaman.

Le cumulate più elevate della tempesta:
• 550 mm - Monastero di Simonospetra;
• 452 mm - Neochori;
• 341 mm - Rodi.

La tempesta Bora ha causato 3 vittime.



Mappa delle cumulate più elevate -©Meteo.gr. Danni a Falikari, isola di Rodi.
Auto ammucchiate a Rodi. Zone alluvionate nell'isola di Rodi.
Ponte danneggiato a Salonicco. Rete viaria danneggiata a Rodi.
Fulminazioni il 30 novembre. Fulminazioni il 1 dicembre.
Immagine Webcam di Nymfaio del 2 dicembre. Immagine Webcam di Seli del 2 dicembre.