Data | 20-23 novembre 2024 |
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Categoria | *** |
Pressione più bassa | 979 hPa |
Area | Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Slovenia. |
Vittime | 0 |
Raffica max | n.d. |
Storm Caetano è stata nominata da AEMET (Agencia Estatal de Meteorología - Spagna) il 19 novembre 2024. Il sistema depressionario è stato chiamato anche Renate dalla Libera Università di Berlino. |
Caetano ha interessato il Mar Cantabrico, il Golfo di Biscaglia, la Francia e l'Europa centrale con forti venti, intense mareggiate e diffuse nevicate.
20 novembre - Caetano prendeva forma sulle acque dell'Atlantico settentrionale e segueva il flusso della sua predecessora Quiteria.
La depressione si approfondiva passando da 1008 hPa a 993 hPa in 12 ore.
21 novembre il vortice approdava sulla Bretagna ed attraversava in successione Francia centrale, Svizzera, Alpi italiane e Slovenia.
La forza maggiore di Caetano si scatenava sulla Francia: dall'arco atlantico, alle regioni centrali fino ai Vosgi.
Sulla costa, erano il sud della Bretagna e la Loira Atlantica a subire le raffiche più violente, con un picco di 163 km/h sulla punta di Chemoulin e di 162 km/h sull'isola di Groix.
Non andava meglio nelle zone interne con 131 km/h di Chambéry e Aix-les-Bains in Savoia, 128 km/h di Tusson nella Charente o i 121 km/h misurati a Nantes e Clermont-Ferrand, in alta montagna spiccavano invece i 170 km/h raggiunti sulla neviera del Galibier ed i 200 km/h di Les Avanchers-Valmorel che radevano al suolo parte della foresta.
Centinaia di alberi venivano abbattuti dal vento e circa 270.000 utenze subivano interruzioni di corrente.
L'ampia circolazione legata alla depressione si faceva sentire anche più a sud, tra la Corsica, la Sardegna ed il Mar Ligure.
A nord della depressione, per la presenza di masse d'aria più fredde, si verificavano abbondanti nevicate.
La fascia più colpita dai fenomeni nevosi si estendeva dalla Normandia al sud dell'Alsazia, sulle colline intorno alla Senna, lo spessore raggiungeva anche i 30 cm.
Anche Parigi veniva ricoperta da qualche centimetro di neve (4 cm a Parigi-Montsouris che rappresentano la nevicata più abbondante per novembre dal 1968).
I rovesci nevosi si spingevano verso est, sull'area montuosa dei Vosgi e sulle aree circostanti, nei dintorni di Belfort lo strato nevoso raggiungeva i 15 cm e sull'autostrada A36, nei pressi di Montbéliard, circa 5.000 mezzi pesanti restavano bloccati.
Le nevicate interessavano anche la Svizzera, lo strato maggiore tra le città si presentava a Lucerna, 42 cm di neve fresca (record assoluto per novembre) ma record mensili venivano battuti anche a Glarona (38 cm), Langnau i E. (30 cm), Zurigo (28 cm), Basilea (27 cm), Locarno (15 cm) e Neuchatel (13 cm). In montagna la neve raggiungeva i 56 cm a Flumserberg e 52 cm a Stoos.
Le precipitazioni interessavano in forma minore anche l'Inghilterra (Cornovaglia e Isola di Scilly), il nord del Portogallo, le regioni settentrionali della Spagna, alcune regioni nord-occidentali dell'Italia, la Slovenia e la Croazia.
Alcuni voli per Vigo venivano dirottati per il forte vento, mareggiate investivano tutta la costa atlantica, dalla Spagna, alla Francia, le coste occidentali della Corsica e della Sardegna e quelle della Liguria e della Toscana.
Intense precipitazioni si abbattevano sui rilievi appenninici della Toscana e causavano l'innalzamento di torrenti e relativi allagamenti.
22 novembre - la depressione proseguiva la sua marcia sulla Penisola Balcanica, venti intensi sud-occidentali continuavano ad investire il Mediterraneo centrale mentre il fronte piovoso attraversava l'Adriatico ed i Balcani.
Nevicate fino a quote basse interessavano le aree più interne e protette dai rilievi della Croazia e della Bosnia Erzegovina, anche Sarajevo veniva ricoperta da pochi cm di neve.
Lungo le coste e le aree limitrofe invece si susseguivano rovesci di pioggia con venti intensi.
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