Data | 23-27 dicembre 2024 |
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Categoria | *** |
Pressione più bassa | 989 hPa |
Area | Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia and Herzegovina, Kosovo, Serbia e Grecia. |
Vittime | 4 |
Raffica max | n.d. |
Storm Elena è stata nominata da CNMCA - Aeronautica Militare - Servizio Meteorologico il 23 dicembre 2024. |
Elena ha interessato il Mediterraneo centro-orientale con forti venti sulla Francia e sull'Italia, forti piogge sull'Egeo e nevicate abbondanti sui Balcani.
Minimo assoluto: 989 hPa (23 dicembre- 04:00 UTC).
22 dicembre - La depressione madre della tempesta è nata sottovento alla catena alpina, in seguito all'ingresso sul Mediterraneo da parte della saccatura pilotata in precedenza dalla tempesta Enol.
23 dicembre - Elena ha preso forma sull' Alto Adriatico ed ha attivato un'intensa circolazione su gran parte del Mediterraneo.
Forti venti in uscita dalla "Porta del Rodano", si sono tuffati sul Golfo del Leone (160 km/h Cap Cepet, 148 km/h Cap Bear, 133 km/h Hyères, 115 km/h Perpignano e Marsiglia.) ed hanno investito la Corsica (80-100 km/h), la Sardegna ed il Tirreno (111 km/h Ponza).
Forti venti hanno investito anche i rilievi del Massiccio Centrale, la Catena Alpina occidentale (Alta-Savoia), la Slovenia e le regioni adriatiche.
Raffiche di 133 km/h a Rijeka, 122 km/h a Split (Croazia) e 130 km/h a Niksic (Montenegro).
A Roma una donna è morta a causa della caduta di un'albero ed un'altra ne è rimasta ferita mentre si trovavano all'interno di un parco pubblico.
Un'altra vittima è stata accertata a Perpignano, sempre a causa della caduta di un albero.
Alcuni voli diretti all'aeroporto di Crotone sono stati dirottati verso altre destinazioni.
Un guasto elettrico sulla linea ferroviaria Lecce-Milano-Torino, tra Puglia e Molise, ha causato ritardi nei treni.
Al passaggio del fronte si sono abbattute intense precipitazioni lungo le coste dei Balcani e sull'area dell'Egeo, anche a carattere temporalesco.
Il grosso del maltempo ha colpito la zona nord di Atene con circa 226 mm caduti a Tatoi e quella del Peloponneso con 112 mm caduti a Kalamata.
50-70 mm di pioggia sono caduti tra Tirana, Durazzo, Niksic e Dubrovnik mentre il valore più elevato per quest'area, pari a 82 mm, è stato rinvenuto a Bar (Montenegro).
Nevicate hanno interessato diverse aree della Slovenia, della Croazia e della Bosnia-Erzegovina.
Lo sbarramento alpino ha prodotto fenomeni consistenti tra Svizzera ed Austria, risultati a carattere nevoso sui rilievi.
Forti mareggiate si sono abbattute sui litorali, i collegamenti con le isole Tremiti e con quelle del Golfo di Napoli sono stati interrotti.
24 dicembre - La tempesta si è spostata dal Basso Adriatico all'Egeo.
Forti venti hanno continuano ad insistere nello schema Rodano-Alpi-Tirreno-Adriatico-Egeo, con raffiche che hanno soffiato in un range compreso tra 80-130 km/h.
Nelle sole Marche sono state 450 le chiamate ai vigili del fuoco dall'inizio della perturbazione, dovute alla pioggia ed al forte vento.
Il fronte ha raggiunto l'Egeo orientale ed il maltempo ha interessato l'isola di Creta, le isole del Dodecaneso e le coste occidentali della Turchia.
L'intera struttura di Elena è andata ad isolarsi in una circolazione indipendente mentre l'aria fredda ha continuato a riversarsi sul Mediterraneo.
Intense nevicate hanno interessato i rilievi montuosi dell'Abruzzo, dei Balcani e della Grecia.
In alcune località dell'Italia centrale, l'accumulo di neve fresca ha raggiunto e superato il metro di altezza, sul Gran Sasso due alpinisti sono stati sorpresi dalla bufera (sono stati ritrovati senza vita il 27 dicembre) e una decina di persone, tra le quali un gruppo di soccorritori, sono restate bloccate a Campo Imperatore per via della funivia inutilizzabile a causa del maltempo.
Caos tra Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina a causa delle nevicate che hanno costretto alla chiusura di diverse strade, tra cui tratti di autostrade e all'interruzione di linee ferroviarie.
In Bosnia-Erzegovina 150.000 case sono rimaste senza elettricità e tante altre senza riscaldamento ed acqua potabile, le zone occidentali e nord-occidentali del paese sono state quelle più colpite.
Le città di Drvar, Bosanski Petrovac e di Kneževo sono rimaste totalmente isolate a causa delle bufere che hanno portato oltre 80 cm di neve fresca (e mucchi alti fino a 3 metri).
Interruzioni e disagi hanno interessato anche dei tratti costieri della Dalmazia, investiti da fortissime raffiche di Bora.
Anche i collegamenti marittimi da Spalato verso le isole adriatiche hanno subito interruzioni.
25 dicembre - Il sistema depressionario, in totale cut-off, è restato posizionato poco a nord di Creta.
Il fronte occluso ha causato inondazioni diffuse e caos in Attica ed Eubea.
In Attica, le piogge torrenziali hanno trasformato le strade in fiumi, chiudendo importanti strade e bloccando la circolazione dei veicoli, diverse sono state le richieste d'intervento per chiamate pompare acqua da case e negozi.
Danni sono stati riportati anche al complesso olimpico di Faliro (Stadio della Pace e dell'amicizia).
In Eubea, il fiume Messapios si è gonfiato, causando gravi inondazioni nel villaggio di Maletiani, parte del comune di Kymi, interrompendo le strade e la rete idrica locale.
Bufere di neve si sono abbattute sui rilievi, lungo la strada che conduce alla stazione sciistica sul Monte Parnaso, diversi automobilisti sono rimasti bloccati creando una coda lunga 5 km.
Forti precipitazioni hanno continuato ad interessare anche Creta e le coste sud-occidentali della Turchia (60-80 mm).
26 dicembre - Il maltempo ha continuato ad insistere sulla Grecia, nelle zone centrali dell'isola Eubea le cumulate hanno raggiunto valori superiori ai 200 mm nelle 48 ore, con punte di 348 mm a Seta.
Un tratto di autostrada che collega Atene con il Peloponneso è stato chiuso a seguito di allagamenti.
Mareggiate intense sul Mar Nero, si sono abbattute lungo le coste meridionali della Bulgaria e su quelle occidentali della Turchia.
Venti intensi hanno creato disagi in Toscana, nella zona di Grosseto, con alberi e rami spezzati e alcuni tetti danneggiati.
27 dicembre - Gli effetti della tempesta sono velocemente affievoliti, l'aria fredda ha determinato nevicate diffuse fino a bassa quota.
La tempesta Elena ha causato 4 vittime.
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