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SEZIONE CLIMA

Clima della Basilicata • Il territorio

La Basilicata offre un territorio molto variegato: la sua superficie è per il 46,8% montana, per il 45,2% collinare e solo per l'8% pianeggiante.
Possiamo anche dire che il 34 % circa del territorio regionale si trova al di sopra dei 700 m di altitudine, e solo il 26 % è al di sotto dei 300 m di quota.


Composizione oro-idrografica della Basilicata

Mari

La regione è bagnata da due mari: il Tirreno a sud-ovest e lo Jonio ad est ma risente anche della vicinanza con l'Adriatico a nord,nord-est.

Fiumi e laghi

La rete idrografica vede la maggior parte dei corsi d'acqua scorrere da ovest verso est (Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni), eccezioni sono il fiume Ofanto che per un tratto lambisce l'area nord-occidentale scorrendo verso nord, i fiumi Melandro e Platano che scorrono verso ovest ed i fiumi Noce e Lao nell'area sud-occidentale, che scorrono verso sud.
I laghi più ampi sono rappresentati da dighe artificiali: quella di Monte Cotugno, del Pertusillo, di San Giuliano e del Basentello (o di Serra di Corvo), altre minori come quella di Gannano, di Cogliandrino, della Camastra, di Acerenza, di Genzano e del Lago Saetta.
Tra i laghi naturali invece troviamo quelli di Monticchio, che ricoprono i crateri dell'antico vulcano del Vulture, quello del Sirino, residuo specchio d'acqua di un bacino lacustre ben più ampio, il Lago Laudemio di origini glaciali posto ai piedi del Monte Sirino ed il Pantano di Pignola, oasi faunistica.

Monti

Dal punto di vista orografico, il territorio è attraversato dalla dorsale appenninica che qui assume una forma ad arco per raccordarsi alla dorsale calabrese, estesa invece seguendo i meridiani.
Al contrario dell'Appennino centrale, quello Lucano è più proteso verso il mar Tirreno, la vetta del Monte Coccovello (1505 m) dista soli 4 km dalle coste!
Il versante tirrenico presenta pendii più aspri mentre quello opposto digrada più dolcemente formando colline verso nord e verso est.
I rilievi più alti sono concentrati nella zona sud-occidentale: Monte Pollino (2249 m), Monte Sirino (2006 m), Monte Alpi (1905 m) ed il Monte Raparo (1764 m).
La zona occidentale è formata dalla catena dei Monti della Maddalena (altezza max. 1503 m), che divide il Vallo di Diano con la Val Melandro e l'alta Val d'Agri.
Nella zona centrale dell'area appenninica troviamo un'altra linea montuosa: Monte Pierfaone (1740 m), Monte Arioso (1715 m), Monte Volturino (1836 m) e Monte di Viggiano (1730 m) alla quale si unisce una linea più esterna che comprende la Montagna del Caperino (1453 m), il Monte dell'Impiso (1319 m) e le Dolomiti Lucane.
Nella parte nord-occidentale troviamo diversi gruppi montuosi, partendo da quello in territorio campano, costituito dai monti Marzano (1524 m), Pennone (1508 m) ed Eremita (1579 m), al Monte Paratiello (1445 m), Monte Santa Croce (1407 m), Monte Caruso (1238 m) e Monte Li Foj (1354 m).
Lontano dalla dorsale, a nord si eleva isolato il Monte Vulture (1326 m), ultima manifestazione vulcanica della penisola italiana mentre ad est, il Monte Cupolicchio (1082 m), Monte Croccia (1149 m), Monte Malerba (1083 m), Monte Serra (994 m), Monte Sant'Arcangelo 858 m) e Monte Coppolo (890 m), sovrastano le colline che digradano verso la pianura metapontina.

Valli e Colline

L'area collinare, che come abbiam visto occupa tutto il versante orientale, a causa della costituzione geolitica dei suoli, subisce continue modificazioni dovute a fenomeni erosivi, tanto da dar luogo, in Bassa Val d’Agri e nel Materano, ai famosi calanchi, aree prive o quasi di vegetazione, ai quali si aggiungono anche fenomeni franosi.
Le varie fasce collinari sono divise da vallate tavolta anche profonde ed ampie, la maggior parte di esse orientate prevalentemente da ovest verso est.
Oltre a quelle relative ai corsi d'acqua principali (Valle del Bradano, Val Basento, Val d'Agri e Valle del Sinni), vanno menzionate la Val Sarmento, la Val Cavone, la Val Camastra, la Val Melandro, la valle del Marmo-Platano, la Valle del Mercure, la Valle del Noce, la Valle del Serrapotamo, la Val Saurina, la Valle di Vitalba e la Valle dell'Ofanto.

Pianure

Le poche zone pianeggianti sono individuabili prevalentemente nella pianura Metapontina, originatasi dal continuo accumulo di materiale eroso trasportato a valle dai numerosi fiumi lucani.
Altre piccole zone di pianura si trovano all'estremo nord, tra la Piana di San Nicola di Melfi e la Valle dell'Ofanto mentre nell'area meridionale è presente solamente un piccolo pianoro interposto tra Castrocucco e la foce del fiume Noce.
Seppur a quote di collina, possiamo menzionare anche gli altopiani che si susseguono lungo la Fossa Bradanica, da quelli di Lavello e di Montemilone, ai Piani di Boreano, di Palazzo, di Banzi e del Basentello.

Scopri di più nella nostra sezione Microclimi della Basilicata: