Data | 18-22 marzo 2025 |
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Categoria | ***(s) |
Pressione più bassa | 975 hPa |
Area | Azzorre, Madeira, Portogallo, Spagna, Francia. |
Vittime | 4 |
Raffica max | 169 km/h - Cabo da Roca [Portogallo] |
Storm Martinho è stata nominata da IPMA - Instituto Português do Mar e da Atmosfera il 18 marzo 2025.
Il sistema depressionario è stato chiamato anche Volker dalla Libera Università di Berlino. |
Martinho ha interessato principalmente il Portogallo, la Spagna e la Francia meridionale.
E' stata la quarta tempesta a formarsi sull'Atlantico nord-orientale nell'arco di 15 giorni, dopo Jana, Konrad e Laurence.
La tempesta si è intensificata il 18 marzo poco a nord dell'arcipelago delle Azzorre ed ha raggiunto rapidamente l'isola di Madeira, con piogge torrenziali e forti venti (oltre 100 mm sui rilievi e raffiche fino a 133 km/h).
51 incidenti sono stati riportati su tutta l'isola e due turisti sono rimasti feriti a Funchal a causa della caduta di rami.
Tra il 19 ed il 20 marzo Martinho ha raggiunto l'apice della sua forza, sprigionando la sua energia sulla parte più occidentale della Penisola Iberica.
Un intenso fronte perturbato ha attraversato il Portogallo e la Spagna centro-occidentale.
Al suo passaggio sul Portogallo, i venti hanno raggiunto velocità di quasi 170 km/h a Cabo da Roca e 160 km/h sul monte Foia.
Numerosi danni sono stati riportati su tutto il paese, con un totale di 5.800 incidenti registrati, per la gran parte nell'area della Grande Lisbona (oltre 2.000), quasi 600 in quella di Setubal e 300 sia in quelle di Porto che di Coimbra.
Nel comune di Odivelas (hinterland di Lisbona) il vento ha divelto parte del tetto, costringendo la struttura alla chiusura.
Molte strade e linee ferroviare sono state interrotte.
Inoltre, la tempesta ha lasciato circa 50.000 residenti di Leiria, Coimbra e Vila Real senza elettricità a causa di linee interrotte e danni alle infrastrutture.
Secondo la compagnia energetica REN, nell'intera giornata del 19 marzo la produzione eolica ha raggiunto il massimo storico e ha soddisfatto il 56% del consumo totale di elettricità del Paese, grazie ai forti venti della tempesta Martinho.
Il fronte è stato intenso anche sulle regioni centro-occidentali della Spagna, con venti oltre i 130 km/h sui rilievi della Galizia, delle Asturie, del Sistema Centrale e della Sierra Nevada, lungo la costa invece la punta massima è stata di 126 km/h, raggiunta sul Capo Fisterra (provincia della Coruña, Galizia).
Circa 400 incidenti sono stati riportati su tutta la Galizia a causa del forte vento.
Tetti divelti e numerosi alberi sono caduti a Ponferrada, numerosi danni anche a Ciudad Rodrigo dove, oltre alla caduta di alberi, sono stati riportati il danneggiamento del tetto della piscina comunale e l'abbattimento di alcune reti di protezione del centro sportivo comunale.
Nuove intense precipitazioni hanno interessato l'area di Siviglia e gran parte dell'Andalusia, già duramente colpite nelle ultime settimane.
Tra il 21 ed il 22 marzo il sistema depressionario è risalito a nord, sfilando lungo le coste della penisola, e virato verso il Golfo di Biscaglia; la configurazione sinottica ha innescato una ventilazione molto sostenuta sui Monti Cantabrici, sui Monti Baschi, su tutta la Catena Pirenaica e sulla Francia meridionale, in particolare tra i dipartimenti dell'Hérault, dell'Aude, della Tarn e dell'Alta Garonna, dove i venti hanno creato danni e disagi anche sulle pianure e lungo le coste.
La raffica più intensa è stata di 174 km/h, sul Cap de Vaquèira (provincia di Lleida, Spagna), ma in maniera diffusa sono state registrate raffiche comprese tra 120 e 160 km/h sulle aree montuose.
Precipitazioni intense sono cadute nell'area della Sierra de Gredos, tra le provincie di Cáceres e di Avila, con punte di 132 mm sul Puerto del Pico nelle 24 ore del 21 marzo.
Le pioggie hanno accelerato la fusione della neve, presente in buona quantità sui monti, ed in poche ore i livelli e le portate dei fiumi sono aumentate notevolemente, tanto da causare inondazioni nelle aree a valle.
Più di 100 persone nel comune di Escalona (Toledo,Spagna) sono state costrette ad abbandonare le proprie case, mentre più di 50 abitazioni sono state allagate dal livello crescente delle acque del Rio Alberche.
Allagamenti anche nei dintorni di Madrid, a causa dell'alto livello raggiunto dal Manzanares, inondazioni a Mejorada del Campo e San Fernando de Henares a causa dei fiumi Jarama e Henares, che hanno costretto all'evacuazione di 48 persone.
Le acque dei fiumi Adaja e Chico hanno invaso i quartieri meridionali di Avila, formando un lago che ha chiuso le strade, allagato garage, piani terra e alcune attività commerciali; altre inondazioni hanno interessato aree della provincia lungo il fiume Voltoya.
A Talavera de la Reina (Toledo,Spagna) il fiume Tago ha superato i 1000 m³ di portata e causato il crollo di una parte del ponte romano.
Ad Albacete, a causa dei forti venti, sono stati chiusi tutti i parchi pubblici per il rischio di caduta degli alberi. A Guadalajara diverse strade sono state interrotte dall'accumulo di acqua e dalle frane.
Precipitazioni intense hanno interessato anche i rilievi del Sistema Iberico e quelli pirenaici della provincia di Huesca.
3 escursionisti sono morti nel Parco Nazionale del Moncayo, in seguito alle pessime condizioni meteorologiche presenti nella zona.
Intense mareggiate hanno colpito la costa cantabrica con onde alte da 5 a 8 metri.
Seppur non coinvolta direttamente dalla tempesta, anche l'area meridionale della Francia ha dovuto fare i conti con il maltempo, tra venti forti, intense precipitazioni e grandinate.
Sulle coste meridionali si sono abbattuti venti oltre i 100 km/h, ( con punte di 125 km/h a Dramont, Costa del Varo), che hanno provocato forti mareggiate.
Venti a 110 km/h hanno causato la caduta di diversi alberi a Tolosa e Montpellier, in quest'ultima un uomo ha perso la vita, travolto da un grosso ramo.
A Pézenas (Hérault) le raffiche di vento hanno divelto parte del tetto di uno stadio di rugby.
Al suo approdo in territorio francese, il ciclone ha spinto aria più fredda in quota, generando instabilità diffusa, rovesci di grandine e nevicate sui monti.
La tempesta Martinho ha causato 4 vittime.
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